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al testo di Salvatore Solinas
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Lunedì Incomincia la vita Si aprono nel pianto Gli occhi della città Spalancati balconi Al dolore e alla fatica Né basteranno a consolarli Le carezze del mattino. Dentro la luce a neon Il cielo non esiste Nell’orologio digitale L’ora prigioniera Faticosamente trascina Ai piedi le catene
Martedì Mi levo all’alba Il cielo è grigio Come il mio umore Sulla rotatoria è cominciato L’insensato carosello dei motori Una lama di sole tra i palazzi Ha trafitto i vapori della notte Comincia a battere Il cuore folle della città.
Mercoledì Davanti a un caffè Tutti i problemi Che la notte ingigantiva Son divenuti nani: Problemi insolubili, Facili soluzioni Si siedono al tavolo sorridenti Ingollano biscotti al cioccolato Sorseggiando un caffè fragrante
Giovedì Nell’ora che precede l’alba Il silenzio è perfetto Forse hanno legato le campane Ristagna nel cervello Il murmure dei sogni Faticoso commiato Al tepore del letto. Sono all’apice delle possibilità Si avvera in me la predizione “Uomo dominerai il mondo!” A metà settimana Anche questo è possibile: Sono sveglio, tonico, entusiasta!
Venerdì La notte ha gli occhi dei morti Che ti guardano seri Lo spazio è un campo fangoso Il tempo una pioggia di cenere Che copre ogni cosa. Le trombe asfittiche dell’alba Annunciano il giorno Un giorno spossato demente Trascinato per strade Che portano ai confini del mondo Ma per quanto andrai Non potrai uscire da questo universo. Mi dimeno, sono un uccello in gabbia Che sogna il cielo Ma il cielo non è che una gabbia più grande.
Sabato Disconnesso Forse mi ricarico È un processo lungo E periglioso Non privo di sofferenza Entro nell’arazzo del mattino Sono quel poverino pensieroso Che procede lento Incurante delle vetrine E della gente Nessuno si cura di me: Se non fosse per le telecamere Di sorveglianza Passerei come un fantasma Inconsistente. La mano nella tasca Il bancomat tra le dita E la corrente della vita Che percorre il cervello.
Domenica Un calice di Francia Corta Al bar, o un cappuccino: Sulla schiuma natanti Grani di cacao Dolce e amaro Tutto è perfetto Scorre la vita in pace Sotto il sereno. Si consuma la candela Cade la cera sul piatto Si spenga la fiammella Quando sarà l’ora Sia buio in cielo, in terra E ovunque.
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